La votazione più importante della legislatura

Il prossimo 25 settembre saremo chiamati al voto su una tematica definita dai più come la “più importante di questa legislatura”: la stabilizzazione dell’AVS.

Le due modifiche di legge su cui siamo chiamati ad esprimere il nostro parere possono essere semplificate e riassunte così: allineamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni come quella degli uomini e aumento dell’IVA.

Da una parte abbiamo quindi una timida misura strutturale per cercare di rendere più sostenibile il nostro modello pensionistico, e dall’altra una misura finanziaria che porterà fino a 1,5 miliardi di franchi in più nell’AVS.

Nonostante la mia area politica non veda di buon occhio l’aumento di tasse e imposte, queste misure sono oramai necessarie, in quanto l’attuale AVS, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione, rischia di non farcela più da sola con le proprie gambe. Se aspettiamo ancora, già nel 2025 (che in tempi politici significa dopodomani) l’AVS avrà più uscite che entrate, mettendo così a rischio il patto intergenerazionale e le future rendite pensione non dei giovani (che le riceveranno, forse, tra 40 anni), ma già della generazione dei “baby-boomer”, che sta lentamente andando ai meritati benefici della pensione.

La sinistra come sempre cerca di fare ostruzionismo, opponendosi in nome dei diritti delle donne, nonostante la riforma abbia come base una misura di uguaglianza (uomini e donne sono uguali, vanno in pensione alla stessa età) e abbia previsto delle misure di compensazione sotto forma di supplementi di rendita a vita e di vantaggiose condizioni per il pensionamento anticipato per le donne toccate dalla modifica.

La dura realtà è che purtroppo di alternative non ci sono, e che questo è solo il primo di una lunga serie di passi da intraprendere: se vogliamo salvaguardare l’AVS non solo per i baby-boomers, ma anche per la mia generazione, la gen Z, sarà necessario chinarsi più a fondo sul problema, portando maggiori misure strutturali, o ripensando completamente il nostro sistema pensionistico.

Ci troviamo quindi di fronte sì ad una delle votazioni più importanti della legislatura, alla quale però ne dovranno seguire altre: ci saranno decisioni importanti da prendere, sacrifici da fare, al fine di poter garantire una pensione a tutti. Ma per ora accontentiamoci di fare il primo tiepido passo, votando Sì il prossimo 25 settembre alla stabilizzazione dell’AVS.

Diego Baratti

Presidente Giovani UDC Ticino